Coltiviamo emozioni
Incontri: Luca Terenzi

Incontri: Luca Terenzi

La nostra rubrica di Incontri

Coltivatori di emozioni racconta storie uniche di produttori agricoli che, entrando nella nostra rete, hanno la possibilità di far conoscere le loro inconfondibili tradizioni ricevendo un sostegno concreto per la loro crescita.


Oggi Luca Terenzi ci racconta l’origine del soprannome “Capoccione” che hanno i suoi prodotti agricoli dell’Azienda Agricola Luca Terenzi.

Luca da quando hai scelto di voler diventare un agricoltore nella tua vita?

Fin da quando ero ragazzino. Già a fine liceo avevo l’idea di aprire una mia azienda agricola.

Sono stati i miei nonni a tramandarmi questa passione.

E nel momento in cui mi sono trovato a dover decidere sul mio futuro avevo già ben chiaro quale fosse il sogno a cui attingere: l’azienda agricola.

Volevo rivivere ogni giorno della mia vita quella tradizione e quell’amore che mio nonno mi aveva trasmesso per gli ulivi.

Gli ulivi sono piante forti e vigorose nonostante le intemperie.

Bisogna crescerci assieme ad un ulivo per capirlo. E io ho deciso di dedicare la mia vita a questo.

E a cosa dobbiamo l’origine del nome Capoccione?

Mio nonno è originario di quei posti in cui è diffusa la coltivazione del Moraiolo.

Questa è un particolare tipologia di ulivo il cui frutto è chiamato “oliva tonna” perché è un’oliva tosta e coriacea.

Anche l’olio che si ottiene dalla sua lavorazione è un olio molto deciso.

Poi, dato che il soprannome di mio nonno era “Capoccione”, una persona testarda ma di buon cuore, ho scelto questo appellativo anche per l’olio che ne ricaviamo.

Quando nacque mia madre, mio nonno per festeggiare piantò un intero oliveto, lo stesso da cui oggi ricavo il mio olio.

Per questo mi piace definire la mia produzione “Frutto Capoccione”, in suo onore.

Ci parli della tua produzione di olio Memma?

Certamente. L’olio Memma è l’olio che noi ricaviamo dalla Rosciola.

La Rosciola è un cultivar da olio dell’Italia centrale, dalle forma tondeggiante e piuttosto piccolo, che attecchisce anche su terreni sassosi e assolati.

È tra le prime varietà di olive a giungere a maturazione e i suoi frutti si possono raccogliere a partire dai primi giorni di ottobre.

Anche in questo caso abbiamo deciso che non esisteva nome più adatro per quest’olio se non quello della nonna, la mamma di mia mamma, da cui tutto ha avuto inizio.

Come potete capire quest’olio ha per me un’importanza affettiva grandissima che spero di poter trasmettere anche ai miei figli e ai miei nipoti.

Quali sono i tuoi progetti futuri Luca?

Desidero che la mia azienda raggiunga nuovi traguardi, anche attraverso l’incontro con Coltivatori di Emozioni.

È fondamentale far capire ogni giorno a chiunque adotti un ulivo l’importanza del lavoro che c’è dietro e la passione che noi mettiamo di continuo.

L’olivo è un pianta molto antica che vive nei secoli e quindi rappresenta la storia.

Se un olivo è presente su un territorio vuol dire che quel territorio è ricco di tradizione e di una cultura agricola che risale a molte e molte generazioni prima di noi.

Una qualsiasi azienda che vuole guardare al futuro deve continuare la propria tradizione e la propria storia.

Adottando un olivo dell’Azienda Agricola Terenzi adotterai lo stile di vita di un tempo, semplice e con prodotti agricoli della zona che non sono cambiati.

Sostenendo Luca sosterrai non solo un eccellenza di olio ma il futuro di un piccolo borgo che rischia di subire un forte spopolamento.

Adotta anche tu allora una passione tramandata e i benefici effetti di una dieta basata su prodotti sani e stagionali privi di sostanze tossiche!

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