Tradizioni agricole: le nocciole del Piemonte
Coltivatori di tradizioni
Ancora una volta Coltivatori di Emozioni scende in campo per la salvaguardia delle varie tradizioni agricole.
Sostenere gli agricoltori delle piccole realtà, che continuano a mantenere in vita aree rurali grazie alla forza e alla passione che mettono ogni giorno nel loro lavoro, significa sostenere ogni loro peculiare tradizione agricola.
Cominciamo allora da una tradizione agricola molto fragile e raffinata, quella della Nocciola Trilobata del Piemonte.
Questa viene storicamente coltivata nel Basso Piemonte in particolare nella zona dell’Alta Langa.
Una biodiversità da tutelare
La Nocciola Trilobata Piemonte, meglio conosciuta anche come la Tonda Gentile delle Langhe (TGL), è una varietà di nocciola che viene coltivata nel Basso Piemonte.
L’albero del nocciolo, diffuso in tutte le regioni temperate dell’emisfero boreale, è stato uno dei primi frutti utilizzati e coltivati dall’uomo.
Le sue coltivazioni si estendono in particolare nella zona dell’Alta Langa in Piemonte, ma si può trovare anche nelle Province di Asti e di Alessandra, in quei luoghi compresi tra le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato.
Secondo alcuni studi il nocciolo sarebbe presente come tipo di coltivazione in Piemonte fin dai tempi dell’antica Roma.
Tuttavia soltanto negli anni 60’ e 70’ del secolo scorso questo frutto conosce una vera e propria riscoperta grazie al suo sempre maggiore utilizzo nell’industria dolciaria.
La nocciola del Piemonte è una biodiversità unica che merita di essere tutelata.
Dal dicembre 1993 la nocciola Tonda Gentile delle Langhe può infatti fregiarsi del marchio IGP ai sensi del Reg. 2081/92.
Da quel momento, solo le partite “marchiate” IGP hanno avuto diritto alla denominazione “Nocciola del Piemonte”.
Una tradizione apprezzata
Ciò che rende la Nocciola del Piemonte IGP così pregiata e stimata sono i suoi peculiari parametri qualitativi.
Questa nocciola infatti presenta una resa elevata alla sgusciatura e una elevata pelabilità naturale grazie al suo guscio resistente ma sottile, un gusto ed un aroma eccellenti dopo tostatura, un sapore fine e persistente e una buona conservabilità grazie a un basso contenuto di grassi.
Il prodotto è prevalentemente utilizzato nell’industria dolciaria.
Un aneddoto interessante è che i maestri pasticceri torinesi iniziarono a miscelare il poco cacao rimasto con la più economica Nocciola Tonda Gentile Trilobata.
Ed è così, da questa esigenza, che nacque il prodotto che noi tutti oggi amiamo: il Gianduja.
La nocciola del Piemonte è parimenti molto utilizzata anche in alcuni piatti salati.
Il suo elevato uso è giustificato non solo dal suo sapore inimitabile ma anche dalle sue caratteristiche.
La nocciola oltre ad un contenuto significativo di aminoacidi essenziali e di vitamina E, ha un tenore di grassi minore rispetto alle altre famiglie di nocciole.
Consumata regolarmente aiuta a mantenere il “colesterolo cattivo” a livelli bassi nel sangue e ad innalzare invece il “colesterolo buono”, favorendo la protezione delle membrane cellulari.
Prendi parte alla tradizione
Perché allora non diventare azionista della biodiversità scegliendo di sostenere la tradizione del buono e del sano della nocciola Tonda Gentile delle Langhe IGP?
Sostenendo Ezio, il nostro coltivatore della rete di Nocciole Trilobate del Piemonte, si dà il proprio contributo alla salvaguardia di una piccola ma importantissima realtà agricola.
Per poter tutelare al meglio ogni peculiarità di coltura del nostro territorio è importante prenderne coscienza sociale ed aiutare piccoli e determinati coltivatori come Ezio.