La vendemmia: una tradizione di famiglia
LA VENDEMMIA DELL’ERA COVID
Le aziende vitivinicole della nostra rete sono pronte per l’appuntamento clou stagionale: quello della raccolta del prodotto dopo un anno di intenso lavoro nei vigneti. Si tratta della prima vendemmia dell’era Covid.
Una vendemmia che, secondo le stime ufficiali di Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini pubblicate in questi giorni, si presenta ovunque promettente.
Se i fattori climatici continueranno ad essere favorevoli, l’annata sarà qualitativamente eccellente per tutti i grandi vitigni italiani, anche se con un leggero decremento produttivo rispetto al 2019.
Rimane però la difficile situazione dei mercati, ancora non completamente sbloccati a causa delle prospettive ancora molto incerte legate al rischio di esplosione di una fase di emergenza sanitaria.
Per rispondere a queste preoccupazioni le nostre aziende hanno fatto affidamento su aiuti speciali: la famiglia e la comunità di provenienza. “Collaboratori speciali” che stanno garantendo la produzione per il prossimo anno e che contribuiscono a mantenere forti le radici delle nostre aziende.
Una conduzione familiare su cui la nostra rete ha sempre creduto e che diventa punto di forza da essere sostenuto.
COME VIVRANNO LA VENDEMMIA LE PICCOLE AZIENDE AGRICOLE?
L’Orto di Carmela è presente nella nostra rete con diverse tradizioni; tradizioni agroalimentari antiche tramandate sulle pendici del Vesuvio. Prodotti gelosamente custoditi dai contadini dell’area vesuviana che, ancora oggi, creano un forte senso di comunità fra gli stessi.
La forza della sua azienda agricola è proprio nella conduzione familiare e la loro vendemmia manterrà forte questo valore.
Lei, il marito ed il figlio, guardano con ottimismo al futuro. La voglia di crescere li ha portati, uniti, ad incrementare le consegne a domicilio, un’attività grazie alla quale i legami con i clienti, sono diventati ancora più forti durante i mesi precedenti.
Ma crescita per Carmela significa anche credere nei giovani e nel far crescere in loro l’amore per l’agricoltura, perchè, come ricorda l’importante è guardare fiduciosi al futuro:
“Per il futuro, la vita va avanti, i contadini sono sempre ottimisti! Altrimenti senza ottimismo non si va in campagna!”
Una questione di famiglia che riguarda anche Paola di Azienda Pacchioni. Come ricorda, “siamo una piccola azienda familiare con un vigneto e pochi ettari, pertanto la vendemmia è sempre stata fatta in famiglia”.
In questi mesi il Lambrusco DOC ha retto i colpi della crisi, infatti aggiunge : “il nostro vino è ancora ricercato e questo ci fa capire quanto sia importante puntare sulla qualità dei prodotti: il consumatore continua a chiedere un vino piacevole e che fa star bene”.
“il nostro vino è ancora ricercato e questo ci fa capire quanto sia importante puntare sulla
qualità dei prodotti: il consumatore continua a chiedere un vino piacevole e che fa star bene”
Per l’azienda mantovana il segreto di una buona riuscita sta anche nel clima che si respira durante la vendemmia, una “festa” che riunisce le generazioni della famiglia. Un’occasione speciale per ritrovarsi intorno alle pregiate uve del lambrusco.
NON SOLO VENDEMMIA MA MOMENTO DI UNIONE
Tuttavia gli effetti drammatici della crisi sono noti ed evidenti e, come ricorda Gabriella di Azienda Santa Clelia, “gli effetti della crisi sanitaria hanno influito sul calo delle vendite”.
Un lavoro che è ricominciato lentamente per l’azienda custode della tradizione dell’Erbaluce proprio questa estate ed ha trovato una soluzione grazie all’appoggio di risorse lavorative locali e ad un forte senso di comunità che caratterizza gli abitanti di Mazzè.
La vendemmia nelle piccole aziende della rete di Coltivatori ha mantenuto intatto il sapore del tempo, il momento nel quale ci si incontra con la propria famiglia o con la propria comunità.
Un momento nel quale ognuno fornisce il suo aiuto per avere il miglior prodotto finale. Un momento per il quale ognuno di noi, anche a distanza, può dare il suo contributo, adottando le aziende della nostra rete.