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Giornata Mondiale delle Biodiversità 2023: proteggiamo il patrimonio agroalimentare italiano

Giornata Mondiale delle Biodiversità 2023: proteggiamo il patrimonio agroalimentare italiano

La Giornata della Biodiversità è un’occasione annuale per celebrare la varietà della vita sulla Terra e per sensibilizzare sull’importanza della sua conservazione. Quest’anno, la giornata cade il 22 maggio e offre l’opportunità di riflettere sulla biodiversità in un momento in cui la perdita di specie e di habitat è una delle maggiori minacce ambientali a livello globale.

Perché il 22 maggio è la Giornata mondiale della biodiversità?

È una data legata alla Convenzione per la Diversità biologica e adottata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite il 22 maggio 1992 nel corso del Vertice sulla Terra di Rio de Janeiro.

A partire dal 2000 la si celebra ogni anno in tutto il mondo, allo scopo di diffondere la comprensione e la consapevolezza dei problemi che stanno mettendo a repentaglio la biodiversità (inquinamento, antropizzazione, cambiamenti climatici).

Il tema di quest’anno vuole stimolare in particolare alla riflessione pratica sui possibili scenari futuri facendo leva sul concetto di “ricostruzione”. Non basta salvaguardare e tutelare il patrimonio naturale degli ecosistemi, bisogna anche impegnarsi in una rigenerazione degli ambienti danneggiati o minacciati.

Biodiversità, in Italia persi 3 frutti su 4

In Italia sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro nell’ultimo secolo, ma la perdita di biodiversità riguarda l’intero sistema agricolo e di allevamento. L’agricoltura italiana, è emerso, continua a perdere terreno, minacciata costantemente dall’avanzata del cemento, che solo negli ultimi 20 anni ha divorato più di 2 milioni di ettari coltivati. Un furto di suolo agricolo che procede a ritmi vertiginosi: circa 10 ettari l’ora, quasi 2.000 alla settimana e oltre 8.000 al mese, calpestando quotidianamente paesaggio e terreni produttivi. E a rischiare più di tutti gli effetti negativi di questo trend sono proprio gli oltre 5.000 prodotti agroalimentari tradizionali che rappresentano veramente la storia e la ricchezza dell’agroalimentare italiano. Queste migliaia di specialità della terra sono attualmente coltivate da poche aziende agricole, che ne custodiscono la memoria, di cui una su 4 è appunto a rischio scomparsa. Si pensi solo al cece nero della Murgia, alla castagna ufarella casertana, all’aglio di Caraglio o al formaggio Rosa Camuna della Valcamonica. Tutte antiche specialità, riscoperte e portate avanti da agricoltori-custodi, che – valorizzate e riadattate agli attuali modelli di business – potrebbero creare valore aggiunto e indotto, doppiando il giro d’affari del turismo enogastronomico italiano. Tutelare la biodiversità agricola ha un valore ambientale ed economico e può contribuire a creare filiere ecosostenibili, efficienti e competitive.

Un sostegno agli agricoltori custodi

Uno dei progetti principali di Coltivatori di Emozioni per la promozione della biodiversità è “Sostieni un agricoltore“. Grazie a questo progetto, ognuno di noi può contribuire alla difesa delle produzioni autentiche italiane custodite da pochi agricoltori e alla promozione della biodiversità.  Sostenere uno dei nostri agricoltori significa dare la possibilità di proteggere e tramandare le tradizioni che portano avanti di conseguenza evitare l’estinzione di migliaia di prodotti. Unisciti alla nostra community di sostenitori delle tradizioni agricole italiane!

Una box a difesa della biodiversità agricola italiana

Supportare la biodiversità vuol dire anche acquistare prodotti a chilometro zero e realizzati senza danneggiare l’ambiente acquistando prodotti da piccole aziende agricole locali, sostenendo i loro sforzi per conservare la ricchezza biologica del territorio. Per questo abbiamo pensato di celebrare questa giornata creando una box con alcuni prodotti a rischio estinzione che attraverso il nostro progetto stiamo provando a salvare:

fagiolo cannellino di Atina. Quasi scomparso dopo gli anni ’50, perché sostituito da varietà ritenute più redditizie, sopravvissuto ed è oggi in crescente riscoperta grazie alla tenacia di alcune famiglie contadine e anche grazia alla popolarità della “Pappafuocchie”, una tipica pasta e fagioli ciociara. Saporito legume che ha la particolarità di non dover essere messo a mollo prima della cottura.

la Timilìa è una varietà di grano duro in via di estinzione tipica della Sicilia centrale, rappresenta la biodiversità siculo-mediterranea. Frutto di selezioni naturali millenarie, il suo valore è stato negli anni dimenticato e ora riscoperto da un ristretto gruppo di agricoltori custodi siciliani in virtù delle sue particolari qualità organolettiche e nutrizionali. Si caratterizza per una spiga più scura dei grani moderni e una bassa resa produttiva compensata da un’alta presenza di micronutrienti e polifenoli antiossidanti.

-il Timorasso è il nome di un vitigno a bacca bianca piemontese che non tutti conoscono, nonostante i vini della regione siano ben diffusi e apprezzati. Il motivo di questa parziale conoscenza è molto semplice: il Timorasso, infatti, per un po’ di tempo è scomparso dalla produzione e solo recentemente è stato riportato in vita da un ristretto numero di vignaioli tortonesi.

-Il mugnolo, è un ortaggio raro recuperato dal rischio estinzione. Viene coltivato esclusivamente nei campi pianeggianti a Pettorano sul Gizio in provincia dell’Aquilia. Se ne coltivano ormai poche decine di chilogrammi e rischiano di scomparire perché sono rimasti pochi produttori con orti di piccolissime dimensioni. Questo verdura è stata riscoperta e salvata grazie ad alcuni studi che hanno certificato come il microclima e il terreno della zona fossero perfetti per la produzione di questo ortaggio dal sapore unico.

Un packaging circolare

Questi prodotti unici custoditi da alcuni dei nostri agricoltori saranno presenti nella speciale Box della Biodiversità 2023. Per l’occasione abbiamo pensato anche ad un packaging circolare che può avere nuova vita grazie a degli inserti compostabili e seminabili. Infatti potrà diventare un semenziaio per dar vita ad un orto domestico fatto in casa. All’interno del cofanetto troverai anche un mix di semini per iniziare a coltivare.

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