Come stanno le api dei nostri coltivatori
Abbiamo chiesto ai nostri apicoltori come stanno le loro api dopo il calo produttivo dovuto alle avversità climatiche.
Due regioni distinte che però hanno un denominatore comune: entrambe accolgono al loro interno due apicoltori che si dedicano alla cura delle api e che credono in un processo produttivo scandito dai ritmi naturali. Stiamo parlando dei nostri coltivatori, i primi, dell’azienda Apiamoci, nel territorio vicentino e il secondo, Pasquale, nel Salento.
Ormai il termostato segna una temperatura molto alta, l’estate è arrivata con prepotenza e senza preavviso per tutta le regioni italiane. Non ci dimentichiamo però che questo caldo è stato preceduto da mesi di maltempo, piogge torrenziali e gelate atipiche per la stagione primaverile. Tutto questo non ha causato solamente scontento, ma anche dei gravi danni alla produzione italiana di miele.
Le api in questo periodo dovrebbero essere nel pieno della lavorazione, producendo il miele che verrebbe poi portato sulle nostre tavole… e invece faticano a portare a termine il ciclo produttivo a causa dei bruschi cambiamenti climatici delle scorse settimane. Il freddo e la pioggia hanno infatti impedito alla maggior parte delle api operaie di compiere il proprio dovere di ‘bottinatori’. Non sono riuscite a trovare abbastanza polline per nutrire il nido, e il meteo avverso ha causato frequentissimi episodi di sciamatura.
Le conseguenze si riversano sul miele dei piccoli produttori italiani, con rese molto basse e poche api che producono in quantità sufficienti solo alla sussistenza del nido.
Damiano, che si trova in provincia di Vicenza, ci descrive la difficile situazione apistica a livello nazionale e ci spiega che le api, in queste prime settimane di caldo, si stanno comportando come solitamente fanno nell’immediato termine dell’inverno: cominciando piano piano a lavorare e produrre, dopo il maggio gelido. Rimane la speranza che nella seconda metà della stagione la situazione migliori e che il tempo non giochi brutti scherzi: una temperatura calda senza essere torrida, accompagnata da qualche sporadica pioggia, sarebbe l’ideale.
In Puglia la situazione migliora, come ci racconta Pasquale: le api sono tornate al lavoro e la produzione di miele procede, nonostante qualche lieve intoppo dovuto soprattutto alle grandinate improvvise del mese scorso. Il millefiori è fortunatamente il raccolto che sta andando meglio.
Entrambi i nostri apicoltori sono stati messi alla prova dalla stagione avversa ma mantengono uno spirito di fiducia e positività. Le perdite non sono state ingenti e probabilmente renderanno più forti le future famiglie di api.
Questo è il momento per sostenere i piccoli produttori italiani che hanno lottato contro il maltempo e per aiutare le api rimaste a produrre il miele, un prodotto d’eccellenza italiana che merita di essere preservato. Tramite la nostra piattaforma tutti hanno la possibilità di contribuire a questo proposito, divenendo responsabili di un’arnia italiana attraverso la sua adozione a distanza: le api ringrazieranno.