Cocconato e quella “Riviera” sui colli
La nostra rubrica di Emozioni dai Borghi
La collaborazione tra Coltivatori di Emozioni e I Borghi più Belli d’Italia nasce per poter dare una voce a quei piccoli produttori italiani che trovano i questi luoghi l’origine delle loro peculiari produzioni.
Da sempre Coltivatori di Emozioni punta l’attenzione sulle piccole realtà agricole. Con determinazione, queste continuano a mantenere in vita le aree rurali con un approccio che guarda al presente, grazie a sistemi produttivi sostenibili e/o biologici.
Sostenendo questi agricoltori si ha modo di conoscere ‘a distanza’ non solo borghi meravigliosi, ma anche tradizioni agroalimentari poco conosciute che meritano di essere riscoperte.
Con l’augurio di poterle viverle da vicino non appena si potrà tornare a viaggiare!
La grande bellezza
Cocconato è un borgo che sorge in provincia di Asti, che offre scorci e panorami incredibili.
Il suo nome deriva dal latino cumconatu ed indica lo sforzo necessario per salire in cima alla collina, a 491 metri sul livello del mare, su cui sorge il borgo.
Secondo altri però deriverebbe da cuccus, corruzione di acutus, riferito a ciò che termina in punta, come un monte o un colle.
Trovandosi a questi “livelli” di grande bellezza paesaggistica Cocconato è stato inserito tra i Borghi più belli di Italia.
Le colline si estendono per chilometri e chilometri e lo sguardo è libero di vagare lungo tutta la strada panoramica che abbraccia il paese.
Cocconato è dunque un piccolo ma vivace borgo che può vantare un centro storico tra i meglio conservati e restaurati dell’astigiano.
Grazie alla sua posizione geografica particolarmente favorevole, Cocconato gode di un clima particolarmente mite che favorisce la crescita di piante tipiche di località marittime – o, comunque, di altitudini meno elevate, come le palme, gli ulivi e le mimose.
Questa caratteristica vale a Cocconato d’Asti il soprannome di “Riviera del Monferrato”.
Ma le sue particolarità non finiscono qui.
Entrare nel centro storico di Cocconato è come entrare in un piccolo borgo di montagna: le strette vie si inerpicano verso la Chiesa che sormonta il paese e regalano scorci incantevoli tra i tetti ogni volta che ci si volta indietro.
Gastronomia della “Riviera”
Da sempre votato all’agricoltura, al commercio e alla ristorazione, Cocconato è da sempre un importante centro, in cui convivono armoniosamente moderne aziende vitivinicole e zootecniche, laboratori artigiani e affermate imprese operanti nella moda e in altri settori.
Il 25 aprile si svolge nel borgo l’antica Fiera di San Marco con mercatini e degustazioni.
Il borgo è notoriamente famoso per la sua robiola, e anche per molte altre varietà di formaggi locali, e per i suoi vini a cui dedica la Camminata enogastronomica del primo fine settimana di giugno: sette tappe e sette vigne,con degustazioni e una passeggiata di 15 chilometri tra le colline.
Ai vini locali è dedicato ogni anno anche il primo week end di settembre con la manifestazione Coccowine che vede la presenza dei migliori produttori della zona.
Ricordiamo a tal proposito gli ottimi vini rossi, quali il Bonarda, il Barbera d’Asti e il Freisa.
Tradizioni e sentori
Ed è proprio tra le dolci colline astigiane dove tante leggende raccontano di come il clima estremamente eccezionale della zona ha contribuito a conferire proprietà uniche alle sue terre, rinomate per i vigneti e per i vini di altissima qualità, che nasce l’Azienda agricola Paoletti.
E proprio attraverso i rinomatissimi Barbera d’Asti, Bonarda e Freisa che Daniele esprime pienamente il suo nuovo approccio alla viticoltura del territorio, tra sentori che richiamano la tradizioone ed una tecnica realizzativa sostenibile, simbolo della modernità.
I suoi vini sono un’esplosione di sapori e di colori che maturano tra le gigantesche matite colorate che reggono le sue vigne e si sprigionano nei calici di tutta Italia.
Scegliamo allora di sostenere la tradizione di Daniele per supportare ed alimentare l’energia delle nuove generazioni che con metodo, innovazione e fantasia danno tutto un nuovo colore alla viticoltura italiana e per sostenere un borgo di montagna così speciale da essere chiamato “Riviera”.