Patata dolce, arriva sulle tavole una ‘dolce’ sorpresa autunnale
Conosciuta anche come batata o patata americana, questo tubero sorprende per i suoi tanti usi in cucina e per le gustose novità in commercio. Tutte da provare.
L’autunno entra nel vivo e sulle tavole italiane arriva la patata ‘zuccherina’, nota come batata e commercializzata spesso come patata americana o patata dolce.
Sotto il nome di patate dolci, patata americana o batata si cela una specie botanica della Ipomea batatas, una radice tuberosa dal sapore dolce e ricco di amido. Il colore della buccia della patata dolce varia solitamente dal rosso-arancio, al marrone o al bianco mentre la parte interna può essere gialla, arancione o violacea. Ha forma e consistenza simile alla patata ma in realtà si tratta di due famiglie diverse. La patata americana appartiene infatti alle Convolvulaceae e non alle Solanacee come la patata. L’origine della patata zuccherina viene indicato nelle aree tropicali americane anche se oggi viene coltivato un po’ in tutto il mondo. In Italia è molto nota la patata dolce coltivata in Salento.
Quest’anno, a causa delle bizze climatiche le produzioni hanno un leggero ritardo ma a breve, appena questi gustosissimi tuberi avranno terminato la fase di maturazione, inizierà la raccolta e la commercializzazione di un prodotto che la rete di Coltivatori di Emozioni sostiene attraverso l’Azienda Agricola Patazù il brand della patata zuccherina coltivata nel Salento, molto apprezzata dai consumatori perché ricca di proprietà antiossidanti, fibre, potassio, proteine, ferro, calcio e vitamine.
“Visto il successo inaspettato dello scorso anno, avremmo voluto raddoppiare le quantità, ma le condizioni climatiche ce l’hanno in parte impedito. Abbiamo avuto, infatti, un’estate piuttosto torrida, con temperature in campo che hanno sfiorato i 45°C in alcuni momenti della stagione, danneggiando così molte piante e limitando fortemente la disponibilità di personale qualificato per i trapianti. La meccanizzazione è la sfida che ci attende per il prossimo anno, insieme alla costituzione di una rete di imprese, le quali si impegneranno a coltivare le patate Patazù secondo il nostro rigido protocollo, adottando le migliori pratiche agricole ed escludendo l’utilizzo della chimica di sintesi. – ha spiegato Francesco Gervasi di Patazù – Dalle prime campionature effettuate in questi giorni, i tuberi hanno finora raggiunto gli 800 grammi. In realtà, le pezzature variano dai 200 grammi a 1,5 kg, anche se quest’anno, a causa dell’andamento climatico, potremmo avere alcune difficoltà a trovare pezzi superiori ai 1,3 kg”.
La mission dell’azienda Patazù è quella, da qui ai prossimi 2 anni, di aumentare la notorietà del marchio che punta a valorizzare e rilanciare una varietà locale di patata dolce (quella salentina) che era in via di estinzione, evitando però di creare surplus produttivi e successive crisi commerciali. Le proposte di Patazù sorprendono per la varietà dell’offerta: il catalogo commerciale propone, infatti, alcuni trasformati a base di patata dolce, come la crema piccantina, la confettura e la birra.
Le qualità della patata dolce
Le patate dolci rientrano tra i prodotti identificati come superfood; i superfood sono quelli che i nutrizionisti consigliano proprio per le proprietà e le tante virtù.
L’associazione americana Center of Science in the Public Interest (CSPI) le ha addirittura inserite al primo posto tra i vegetali più importanti per la salute. I benefici sono contenuti sia nella polpa che nella buccia della patata zuccherina e a dispetto di quanto si potrebbe pensare, sono perfette per chi è a dieta in quanto il loro indice glicemico è molto più basso rispetto alle patate. Inoltre, un’alta concentrazione di vitamina C la rende perfetta soprattutto in questa stagione, come difesa da influenza e raffreddore.