L’agricoltura che evolve, l’esempio dei funghi e delle formiche
Quando parliamo di agricoltura e dell’evoluzione delle tecniche dovremmo pensare che stiamo seguendo lo stesso percorso fatto da qualcun altro molto, molto prima di noi.
Autunno, si sa, fa rima con funghi. Le aziende che si dedicano alla coltivazione dei funghi sono tante. Coltivatori di Emozioni vi accompagna alla scoperta delle sue aziende partner che hanno scelto di dedicare il proprio tempo alla coltivazione alla commercializzazione dei funghi.
L’Orto di Vì e i suoi funghi porcini ma anche AgrInSalento, Cavatori e l’azienda di Letizia Tiezzi. Un tripudio di profumi e di sapori tutti autunnali.
Il mondo che cambia: la storia dei funghi e le formiche
Quando parliamo di agricoltura e dell’evoluzione delle tecniche dovremmo pensare che non stiamo facendo nulla di assolutamente nuovo ma che stiamo seguendo lo stesso percorso fatto da qualcun altro molto, molto prima di noi.
Il cambiamento climatico in atto da anni porterà sempre più a dei mutamenti, anche in agricoltura. Ce lo insegnano le formiche e la loro rivoluzione agricola.
Circa 12.000 anni fa l’uomo iniziò a praticare l’agricoltura e modificò per sempre il futuro della sua specie. Divenne un pioniere e trasformò le specie selvatiche dalle quali diventò dipendente per la sua stessa sopravvivenza. Tutto questo, però, era già stato scritto: quella “rivoluzione agricola” l’avevano cominciata, infatti, milioni di anni prima, le formiche.
L’inizio della rivoluzione agricola delle formiche risalirebbe addirittura a circa 30 milioni di anni fa, in seguito a un drammatico cambiamento climatico.
Alcune formiche coltivano funghi e le loro complesse coltivazioni sotterranee sostengono società basate sull’agricoltura che sono sostenibili ed efficienti ma anche resilienti a malattie e parassiti.
Le formiche hanno sviluppato una precisa una strategia: trasportano nei loro formicai pezzi di vegetazione, ma non li mangiano, li utilizzano per nutrire i loro preziosi funghi, che coltivano a livello industriale.
Sono stati i ricercatori dello Smithsonian ad individuare quando e perché le formiche hanno sviluppato le loro raffinate tecniche agricole.
Ted Schultz, curatore della sezione formiche allo Smithsonian National Museum of Natural History,
ha studiato la correlazione tra la coltivazione di funghi domesticati dalle formiche e lo stato di dipendenza con questi “agricoltori”. Spiega Schultz: “I dati del DNA suggeriscono che sia coinciso con antichi e drammatici cambiamenti climatici. Le formiche sembrano aver sviluppato i loro sistemi di coltivazione avanzati qualche tempo dopo che un evento di raffreddamento globale ha iniziato a far abbassamento le temperature in tutto il mondo, circa 35 milioni di anni fa. Il freddo ha fatto scomparire le foreste pluviali umide dove vivevano gli antenati cacciatori-raccoglitori delle formiche e ha reso l’ambiente più arido, questo potrebbe aver scatenato l’innovazione agricola, dato che le formiche avrebbero dovuto realizzare nei loro formicai condizioni controllate per fare in modo di crescere i funghi nei loro orti.”
Sicuramente tra l’agricoltura umana e quella delle formiche ci sono enormi differenze; eppure, Schultz è convinto che si possa imparare qualcosa da una delle poche specie in natura (lo fanno anche le api) che si prendono cura dei propri raccolti.
Un ulteriore conferma che le grandi lezioni vengono spesso dalle forme di vita più piccole con cui condividiamo il nostro pianeta.
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