Dopo la laurea in Architettura del paesaggio Viviana ha deciso di dedicarsi completamente ai 5 ettari di terreno coltivati dal nonno. I suoi studi le hanno permesso di avere un approccio all’agricoltura che comprendesse sia la progettualità legata alla creazione di un orto sia i processi biochimici del terreno e dell’ambiente. Il 23 aprile del 2020, durante il lockdown la ragazza cresciuta “con i piedi nella terra”, ha deciso di sostenere le persone più fragili e in difficoltà, cominciando con le prime consegne dei prodotti dell’orto, tutti prodotti di stagione: spinaci, bieta, aromatiche.

“Coltivare la terra oggi impone uno studio costante. Non si può prescindere da questo se si vogliono implementare e migliorare le lavorazioni e ottenere un prodotto finale sostenibile a livello ambientale ma soprattutto genuino. Ad esempio, per la coltivazione dell’antico fagiolo La Regina stiamo studiando la tecnologia delle serre idroponiche: una metodologia utilizzata in Olanda per i pomodori, che potrebbe agevolare la crescita del fagiolo molto sensibile alle variazioni climatiche.”

Aiutandoci a sostenere l’Orto di Vì darete il vostro contributo per il sostegno della delicata sinergia tra natura e mondo animale a cui Viviana ha deciso di dedicare la sua esistenza.